La Valle dei Mulini di Palazzolo
Acreide è tornata a ripopolarsi per i primi tre giorni del mese di Agosto in
quanto è stata teatro della manifestazione “Le notti del mulino ad acqua «
Santa Lucia »” giunta alla sua seconda edizione.
L’idea è quella di rivalorizzare
questi luoghi e le tracce dell’antica cultura contadina in essi ancora
rinchiuse. Il mulino Santa Lucia è quello meglio conservato degli opifici
presenti in questa valle che sfruttando la forza motrice dell’acqua riuscivano
a trasformare il grano e gli altri cereali in farina.
E proprio alle tradizioni iblee,
in generale, e al grano, in particolare è stata dedicata la prima serata,
strizzando anche l’occhio al prossimo Expo 2015 come vetrina di promozione
turistica. Dopo l’introduzione di Giuseppe Taglia, dirigente SOAT di Siracusa,
e i saluti di Carlo Scibetta, sindaco di Palazzolo Acreide, si sono avuti gli
interventi di Calogero Rizzuto, responsabile della Casa Museo “Antonino Uccello”,
e di Rosario Acquaviva, direttore del museo “I luoghi del lavoro contadino”. A
seguire poi sono intervenuti Andrea Alì, chef del ristorante” Andrea Sapori
montani”, Sebastiano e Vincenzo Monaco, titolari dell’“Antica Pasticceria
Corsino”.
Terminata la conferenza, si è
effettuata l’a visita al mulino, che per l’occasione è stato riattivato, e dopo
ha avuto luogo l’apericena a base di cuccia, ricotta e scorzone palazzolese,
preparata dallo chef Andrea e dal suo staff, accompagnata dalle bollicine e la
degustazione della pagnuccata, tipico dolce palazzolese preparato dai
pasticcieri Monaco. Ha concluso la serata una proiezione inerente il ciclo del
grano curata dal prof. Rosario Acquaviva.
Il secondo giorno c’è stato lo
spettacolo di musica e danza popolare, a base di pizziche, tarantelle e
tammurriate, con Francesca Incudine, Carmelo
Colajanni e Salvo Compagno.
Anche il terzo giorno si è aperto all’insegna del grano, e del contratto
che lo regolava nel tempo, con gli interventi di Giuseppe Taglia, Rosario
Acquaviva, Calogero Rizzuto, Salvatore Distefano e ario Paolo Gallo. Quindi una
mostra sui pani tradizionali siciliani, le sculture di pane e la visita guidata
al mulino, per poi concludere con una degustazione a base di scacciuna, pani
cunzatu e cavatieddi. A seguire il musicista Carmelo Salemi, in compagnia del
suo friscalettu, e i Folk revolution hanno allietato la serata.